Google Analytics: Come interpretare al meglio i suoi dati
Dati di Google Analytics: come interpretarli
Aumentare il traffico verso il sito web, incrementare le vendite di un negozio online, conoscere da vicino il comportamento degli utenti quando entrano in contatto con il tuobrand: questi sono soltanto alcuni dei dati che possono emergere dalla comprensione dei Report di Google Analytics. Il web è anche misurazione, analisi, valutazione dei dati.
Conoscere l’obiettivo del proprio business e comprendere qual è il percorso giusto per raggiungerlo è alla base di ogni azione di marketing strategico per il Web. Google Analytics è forse uno degli strumenti più efficaci per l’analisi di un sito web, dal numero di visite alle sorgenti di traffico, dai dispositivi utilizzati per l’accesso alla percentuale diconversioni ottenute.
1. La geolocalizzazione: il tuo pubblico da dove proviene?
Google Analytics riesce ad identificare da quale Paese, Città, Continente provengono le visite da tuo sito tracciando la provenienza degli indirizzi IP. Alla voce “Overlay Mappa Geografica” potrai confrontare i dati quantitativi (sessioni, visualizzazioni di pagina) con le informazioni qualitative (tassi di conversione, valori per visita, etc.) e conoscere il tuo pubblico. Avere una mappa geografica dettagliata dei visitatori è fondamentale soprattutto per chi possiede un’attività imprenditoriale locale: Pubblico > Dati Geografici > Località. Mappando ogni giorno gli sviluppi in tempo reale si possono prevedere azioni, promozioni ed eventi sul territorio mirati a seconda del target che mostra interesse per l’azienda.
2. Rapporti Pubblico: il Coinvolgimento
Come conoscere la composizione specifica e di conseguenza il comportamento del tuo pubblico di riferimento: Pubblico > Comportamento > Coinvolgimento, questi sono i passaggi da fare dall’account di Google Analytics. Questo Report consente di capire il livello di engagement del pubblico con i contenuti del sito, tenendo conto del numero di sessioni, di visualizzazioni di pagina, il tempo di permanenza medio, la profondità della visita. Come si comportano i vostri utenti? Quali sono i lettori occasionali e i clienti fidelizzati: tra loro che differenza c’è? Non è importante sapere da dove il traffico proviene, ma anche in che modo si comporta quando atterra sul sito. Con Google Analytics non smetterete mai di porvi delle domande.
3. Traffico da mobile: i dispositivi
Nell’ambito della definizione dell’analisi del pubblico, Google Analytics mette a disposizione degli utenti un Report sul Mobile. Quali e quanti sono i dispositivi utilizzati per accedere al sito? Ci sono problemi sulla versione Responsive? I dati sulle visualizzazioni, le sessioni, e la frequenza di rimbalzo ti aiuteranno a comprendere se il sito è correttamente navigabile ed ottimizzato per i dispositivi Mobile. Vai su Pubblico > Mobile > Dispositivi Particolare da non dimenticare per chi gestisce un’attività locale, come un ristorante o un negozio di abbigliamento: il numero di telefono è ben visibile ed è possibile cliccare per chiamare direttamente?
4. Sorgenti di traffico: Ricerca Organica, Diretto, Referral, Social
Google Analytics è letteralmente una miniera d’oro di informazioni. È solo in questo modo che si può monitorare la propria base di utenti e creare strategie personalizzate in base alle modalità in cui gli utenti interagiscono con il brand ed il suo sito. Consulta i dati da Acquisizione > Panoramica. Conoscere da dove arriva il traffico tra motori di ricerca, referral, social o è fondamentale. Cosa contribuisce a popolare il sito, la campagna ppc appena impostata o il lavoro di ottimizzazione per i motori di ricerca? I Referral sono ricchi di spam o sono fonti certificate?
5. Traffico dai Social
Il potere dei Social Network non fa che crescere così come il livello di engagement che riescono a generare nel pubblico. Quanto mai oggi diventa di primaria importanza per le aziende analizzare il traffico proveniente dal mondo Social. Andando su Acquisizione > Sociale > Panoramica si potranno tenere in conto specifiche metriche: quanti utenti arrivano al sito dai canali Social, Facebook o Twitter? Hanno portato maggiore traffico, quante conversioni sono state generate e da dove? Non smettere mai di confrontare i dati e sperimentare: le metriche di Google Analytics sono una spia importantissima per capire errori, correggerli e quantificare i successi e ripeterli.
6. I Contenuti del sito
Cosa piace ai tuoi clienti? Quali sono le notizie che hanno generato maggiori commenti o interazioni? Andando su Comportamento > Contenuti del sito > Tutte le pagine si potranno analizzare i tempi di permanenza ed i tassi di abbandono per ogni pagina. È qui che effettuerai i test più utili per scoprire l’efficacia di un contenuto!
7. Le pagine di destinazione
Molto simile al precedente e utile per il confronto il Report proveniente daComportamento > Contenuti del sito > Pagine di destinazione. Ecco le pagine che accolgono i visitatori del tuo sito, la prima su cui atterrano. Da qui se la frequenza di rimbalzo è troppo elevata e la durata media è esigua, significa che c’è qualche problema da risolvere. Diverso è il discorso se le pagine di destinazione sono landing page che devono spingere l’utente ad effettuare una precisa azione. In quel caso non ci interessa il tempo medio o la frequenza di rimbalzo, ma piuttosto la conversione effettuata, che può essere una registrazione, una richiesta di contatto o un acquisto.
8. Ricerca interna
Il Report sulla Ricerca interna ci permette di comprendere l’attività on site degli utenti. Vai su Comportamento > Ricerca sul sito > Panoramica e scopri cosa hanno ricercato i tuoi clienti dal motore interno. Questo Report ti aiuterà a migliorare la struttura del sito, la sua navigabilità, nonché i contenuti presenti sul sito, se troppo scarni o non presenti.
9. Eventi
Impostare un evento in Google Analytics: non c’è niente di meglio per comprendere le interazioni tra gli utenti e le pagine del tuo sito. Nel Report Comportamento > Eventi > Panoramica si potranno tracciare tutte le operazioni che avvengono grazie ad un codice di monitoraggio, adeguatamente installato dallo sviluppatore. Con parametri specifici, da personalizzare all’occorrenza, come categoria, azione, etichetta e valore, potrai configurare perfettamente l’evento desiderato.
10. Flusso Obiettivi
Il comportamento degli utenti va analizzato passo dopo passo. Con l’impostazione di un obiettivo, che sia la registrazione al Form Contatti o alla Newsletter, è possibile definire l’azione raggiunta e il percorso eseguito dal cliente, ma soprattutto la frequenza con cui completa una determinata azione. Andando su Conversioni > Obiettivi > Flusso obiettivi si analizzerà l’intero procedimento, meglio conosciuto come canalizzazione. Non lasciate che gli utenti abbandonino il sito anzitempo.
Fonte: www.ninjamarketing.it
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